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Perché i pellerossa venivano chiamati indiani

Con il termine indiani o pellerossa si fa riferimento ai Nativi Americani, cioè a quelle popolazioni che abitavano il Continente Americano all’epoca dell’avvento di Cristoforo Colombo nel 1492.

In realtà chiamare questi popoli indiani fu un errore commesso dallo stesso Colombo, dal momento che pensava di aver raggiunto le Indie e quindi appellò quelle popolazione come “indiani d’America”, al posto del termine corretto di “nativi americani”.

Queste popolazioni, che erano molto numerose, vivevano organizzate in tribù ed erano dislocate su tutto il territorio americano; tra le principali vi sono:

  • Sioux: al nord, tra Dakota, Wisconsin e Nebraska.
  • Navaho: ad est, nell’Arizona.
  • Cheyenne: vivevano nel Montana confinanti con i Sioux.
  • Apache: a sud, nel Nuovo Messico e Arizona.
  • Comanche: a sud, nel Texas.

Il termine di “pellerossa” nacque nel 1497 quando l’esploratore italiano Giovanni Caboto, scoprì il Canada e venne in contatto con i nativi lì presenti che usavano l’ocra rossa per adornare il corpo e la faccia. Il termine venne poi esteso anche al resto delle popolazioni indigene sparse nel resto dell’America, che durante le lotte per la conquista da parte degli europei delle loro terre, utilizzavano invece dipingersi il corpo prima di affrontare la battaglia come simbolo di protezione.

 

Il significato sociale dei colori

I pellerossa, inoltre non dipingevano solo il loro corpo, ma anche tende e cavalli. Vi era infatti, un significato profondo legato ai diversi tipi di colore usati che variavano da tribù a tribù:

  • Rosso: era il colore sacro, usato dai guerrieri per diventare forti e invincibili quando stavano per partire in guerra;
  • Bianco: colore che simboleggiava il lutto.
  • Nero: indicava gioia.

Ovviamente non per tutti era così: per i Cherokees, ad esempio, il rosso era il colore del successo e del trionfo, il blu quello della sconfitta e del dolore, il nero rappresentava la morte e il bianco la pace e la felicità.

 

L’uso del termine corretto

A partire dal 1970, il mondo accademico ha iniziato a promuovere il termine “nativi americani” come un politicamente corretto rispetto ad indiani.

Tuttavia, il termine nativi americani presenta qualche controversia, dal momento che preso alla lettera indicherebbe tutte quelle persone nate in America, a prescindere dal se siano indigeni o meno; ecco perché il termine indiani è ancora ampiamente utilizzato.

Anche gli stessi nativi americani continuano a riferirsi a se stessi come indiani, in particolare quelli delle generazioni più anziane. Inoltre, “indiani d’America” è il termine giuridico ufficiale utilizzato negli Stati Uniti.

Il modo corretto per riferirsi ai nativi americani probabilmente continuerà a essere discusso bene nel prossimo futuro.

Tuttavia, nel bene e nel male, il termine di “indiani” si è diffuso così largamente dal Nord al Sud America sia nel linguaggio giuridico, sia in quello letterario, che parlato.

E ‘strano però pensare che una parola così usata e radicata si basa su un errore.

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