L’alfabeto, non è altro che una sequenza di segni grafici e lettere che utilizziamo per esprimere in forma scritta le parole e i suoni della propria lingua, e rappresenta senza dubbio la più importante scoperta dell’umanità.
Ma perché si chiama così? Il termine alfabeto deriva proprio dalle prime due lettere dell’alfabeto greco: Alfa e Beta, anche se bisogna ricordare che non furono i greci ad inventare la scrittura ma l’antico popolo dei Sumeri, abitanti della Mesopotamia, tra il 3250 e il 3100 a.C., ed era una scrittura cuneiforme, cioè una scrittura composta da segni che avevano l’aspetto si piccoli cunei.
Successivamente i Fenici sostituirono i segni alle parole, quindi se il segno che indicava la parola “casa” si pronunciava beth quel segno indicavo ora solo il suono iniziale di beth, cioè b, e così anche per le altre parole. Però l’alfabeto fenicio era costituito solo dalle consonanti in quanto nelle lingue semitiche sono le consonanti la colonna portante di una parola.
Furono poi i Greci ad introdurre l’suo delle vocali nell’alfabeto e a modificare la posizione e l’orientamento della scrittura.
Dai Greci l’alfabeto si diffuse tra gli Etruschi, poi tra i Latini,e grazie a costoro si diffuse in tutto l’Occidente dando così origine al nostro alfabeto.