Per essere precisi gli animali non possono parlare come gli esseri umani. In realtà gli animali parlano, comunicano, non nel modo tradizionale in cui siamo abituati a pensare.
Sono stati osservati nel mondo dei volatili una moltitudine di linguaggi anche molto articolati. Non dobbiamo immaginare che si facciano chiacchierate del tipo: “cip cip, che hai mangiato oggi?” – “cip cip – degli ottimi vermi freschi”.
Molte specie indicano con i loro versi se c’è un pericolo in zona, se desiderano accoppiarsi o come segni di avvertimento per eventuali nemici.
Se invece ci stiamo domandando del perché non possano emettere fonemi umani la spiegazione è dovuta alla conformazione fisica dei vari animali.
Le corde vocali umane difatti sono un complesso sistema di muscoli e lamelle che vibrano in un modo particolare. Ogni essere umano ha un timbro diverso determinato dalla forma del cranio, dalla dimensione della cassa toracica e da come abbiamo imparato da piccoli a pronunciare le singole parole.
Tuttavia ci sono alcuni animali che si sforzano ad imitare i versi umani. Il classico esempio è dato da alcune specie di pappagalli o merli ma in quel caso le loro parole non sono dialoghi ma “imitazioni di suoni” che ripetono appunto a “pappagallo”
Alcuni video simpatici su YouTube ci mostrano invece alcuni cani che tentano di dire alcune parole umane con risultati tutt’altro che precisi ma che comunque strappano un sorriso